Antiossidiamoci: liberi dai radicali liberi!

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Si sente spesso parlare di radicali liberi, ossidazione cellulare, degenerazione cellulare… ma cosa significa?

I radicali liberi sono molecole o atomi molto reattivi che hanno un elettrone spaiato che si attiva appunto alla ricerca degli atomi mancanti da “rubare” in giro. Il termine è stato utilizzato per la prima volta in Inghilterra negli Anni ’30 per riferirsi ad alcuni atomi e molecole instabili, estremamente reattivi, presenti nella ruggine del ferro.

Entriamo infatti nel campo della biochimica cellulare dove tutto nasce in perfetto equilibrio per assicurare il corretto funzionamento del nostro corpo e il nostro benessere. Tuttavia, a volte, l’equilibrio si altera per eccesso dei radicali liberi e si innescano una serie di reazioni che comportano un disequilibrio estremamente dannoso per la salute.

I radicali liberi sono in realtà naturalmente presenti nel nostro organismo, l’allarme scatta quando il loro quantitativo è eccessivo e non siamo più in condizione di combatterli. Esistono sia fattori esogeni (inquinamento, fumo attivo e passivo, alcol, farmaci, raggi ultravioletti e radiazioni, stress psico-fisico prolungato e attività fisica troppo intensa, sostanze chimiche presenti negli alimenti, dieta ricca di grassi e proteine animali) che endogeni (reazioni biochimiche legate alla produzione di energia, metabolismo degli acidi grassi, metabolizzazione dei farmaci e delle sostanze tossiche, attività del sistema immunitario) che intervengono nella produzione di radicali liberi. Sia in un caso che nell’altro possiamo combatterli grazie ad un sistema di difesa che è in grado di neutralizzare gli effetti negativi dell’ossidazione. Lo stress ossidativo è proprio quella condizione in cui c’è uno sbilanciamento tra la produzione di radicali liberi e le difese antiossidanti dell’organismo.

I danni causati dai radicali liberi che imperversano in eccesso sono essenzialmente tre:

-       danni al DNA, che intervengono sulle mutazioni del codice genetico

-       danni alle membrane cellulari

-       danni nell’alterazione delle proteine che vengono attaccate.

Gli effetti conducono a processi degenerativi particolarmente lesivi dell’organismo, quali invecchiamento, tumori, malattie cardiovascolari, aterosclerosi, ictus, malattie oculari e numerose patologie degenerative (alzheimer, parkinson, sclerosi).

Come facciamo a sapere quanto siamo ossidati a causa dei radicali liberi?

Esiste un modo molto semplice per conoscere questo valore. È sufficiente un prelievo venoso su un polpastrello. Come sempre, la consapevolezza è il primo passo da compiere per combattere eventuali alterazioni, anche e soprattutto perché i sintomi di un’azione prolungata di ossidazione si manifestano quando i danni sono già in fase avanzata. Senza dubbio, in via preventiva, è ottimale includere nella propria nutrizione l’abitudine ad assumere quotidianamente sostanze con proprietà antiossidanti: caffè, thè verde, melograno, frutta e verdura crude, limitando parallelamente grassi le proteine animali. È inoltre utile praticare una leggera attività fisica e/o un’attività sportiva che favoriscono un incremento delle difese endogene per combattere i radicali liberi. Per coloro che fumano, sono particolarmente stressati sia fisicamente che mentalmente, e per chi pratica attività sportiva intensa è caldamente consigliato l’utilizzo di integratori specifici, affiancati da una nutrizione fortemente antiossidante.

“Evita le persone negative, perché sono i più grandi distruttori dell’autostima e della fiducia in se stessi. Circondati di persone che tirano fuori il meglio di te!” (J. Rohn)

Laura Virtuoso