Calorie: il nemico della longevità!

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Le calorie… si definiscono così proprio perché indicano l’apporto calorico di un alimento, ossia l’energia che quell’alimento fornisce al nostro organismo. L’unità di misura utilizzata è la chilocaloria (kcal), infatti impropriamente parliamo di “calorie”, in realtà facciamo riferimento alle chilocalorie (calorie x 1.000).

Esistono degli standard che indicano il rapporto tra chilocalorie e grammi a seconda del tipo di macronutriente che si ingerisce: 1 gr di carboidrati apporta 4 kcal, 1 gr di proteine equivale a 4 kcal, 1 gr di lipidi è pari a 9 kcal. Ci sono poi alcuni alimenti molto calorici in considerazione del loro peso ridotto (cioccolato) e alimenti invece, che essendo molto ricchi di acqua (che non contiene calorie!), possono essere considerati ipocalorici (insalata). Generalmente si calcola sempre l’apporto calorico su 100 gr di quell’alimento (etichette nutrizionali) che risultano fondamentali per non incappare in errate valutazioni laddove l’obiettivo sia una nutrizione equilibrata.

Quante calorie devo assumere ogni giorno?

Il calcolo delle calorie personali giornaliere si basa su diversi fattori:

·       metabolismo basale (60-70%)

·       attività dinamica specifica degli alimenti (10%)

·       attività fisica non sportiva (10-20%)

·       attività sportiva (10-20%)

Pertanto, la genetica, la nutrizione, lo stile di vita e l’attività fisica concorrono a determinare il fabbisogno calorico. Da ciò si intuisce che allenarsi e basta non consente di dimagrire, così come solo mangiare poco. Ecco allora che diviene fondamentale saper leggere correttamente le etichette nutrizionali per poter calcolare il numero di calorie ingerite quotidianamente.

L’alimentazione che caratterizza le nostre tavole è oggi un’alimentazione ipercalorica, sia perché composta di cibi particolarmente calorici, sia perché i quantitativi sono superiori rispetto al fabbisogno. Questa eccessiva “indigestione di calorie” produce effetti dannosi alla salute e al benessere, nel tempo.

La scienza e la medicina concordano sul fatto che la riduzione dell’apporto calorico aumenta in modo sostanziale la longevità, accompagnata da una vita sana e in salute. Meno calorie comportano una riduzione dello stress ossidativo, cioè meno radicali liberi in circolazione, e dei processi di invecchiamento della pelle, degli apparati cardiaci e cerebrali. Il corpo è effettivamente come una macchina: più la fai lavorare, più si usura e più invecchia velocemente. È doveroso specificare che non facciamo riferimento alle diete ipocaloriche (che devono essere gestite sotto controllo medico), ma di riduzione calorica in linea con il proprio fabbisogno.

Ancora una volta lo sguardo è rivolto ad Est, a Okinawa, in Giappone, dove vive la popolazione più longeva e in salute del mondo. Già negli Anni ’60 ci si era accorti che i bambini dell’isola mangiavano il 62% in meno dei loro coetanei e crescevano più sani, oltre a vivere più a lungo. In America, uno studio condotto su un gruppo di 34 persone a cui è stato ridotto del solo 15% l’apporto calorico per due anni, ha dimostrato una sensibile riduzione dei processi di invecchiamento.

Quindi, mangiando meno e con particolare riguardo alle calorie, si vive di più e meglio! A ciascuno la scelta!!!


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Laura Virtuoso