Daydreaming
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Il daydreaming, letteralmente “sognare di giorno”, è il “sognare ad occhi aperti”. Quante volte ci ritroviamo a fantasticare con la mente nelle situazioni più improbabili… Siamo abituati a considerare quei momenti come momenti di distrazione, spesso una perdita di tempo. Al contrario il daydreaming non è solo una condizione preziosa per stimolare la creatività verso nuove prospettive, ma è anche un modo per superare l’ansia e la noia.
Nella nostra cultura ci viene richiesto di “essere sempre sul pezzo”, di “rimanere con i piedi per terra”, ma la Natura ci spinge continuamente a sorvolare la realtà con la fantasia. Secondo gli psicologi la metà del tempo di utilizzo della nostra mente (circa il 47%) lo passiamo a fantasticare. È una tecnica naturale di rilassamento che ci distacca da un momento di stress o di noia che stiamo vivendo per risvegliare la creatività verso nuovi e più allettanti mondi immaginari. Ci succede quando siamo in macchina, in treno, in metro, passeggiando, sotto la doccia, guardando fuori dalla finestra… è talmente comune che non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Il cervello risulta avere un tasso di rendimento molto più elevato quando è lasciato libero di fantasticare, e le idee geniali, le soluzioni creative ai problemi, le scoperte arrivano quando non ci stiamo pensando, o meglio quando siamo in standby dal ragionamento indotto. Tenere la mente sempre sotto scacco, sovraccaricandola di informazioni, riduce la creatività e diminuisce nel tempo la produttività.
In un sogno ad occhi aperti, siamo più o meno distaccati dalla situazione reale. Questo ci rende più sensibili all’ascolto del nostro subconscio e degli stimoli che ci provengono dall’interno. Si aprono nuovi scenari, nuove possibilità e nuove opportunità.
I pensatori, gli innovatori, i ricercatori sanno perfettamente che ritagliarsi del tempo libero per vagare con la mente porta frutti inaspettati. Molti imprenditori dedicano alcuni momenti della giornata per isolarsi e meditare, liberando la fantasia per elaborare strategie e piani per il futuro o trovare soluzioni a problemi concreti. Il trucco sta poi nel trascrivere tutti i dettagli di ciò che si è sognato per poi analizzarli e trarne tutte le informazioni possibili per tradurli in pratica. Walt Disney diceva: “se puoi immaginarlo, puoi farlo”.
I vantaggi psicologici anche in termini di Benessere mentale del sognare sono stati riconosciuti dalla Comunità internazionale che ha istituito la Giornata Mondiale dei Sogni che si celebra ogni 25 settembre. Chiudere gli occhi e viaggiare con la mente, immaginando ciò che vorremmo succedesse o qualcosa di piacevole, risveglia una sensazione di sano Benessere. Come ci ricorda Cenerentola: “i sogni son desideri di felicità!”.
Laura Virtuoso