La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte (Omar Khayyam)

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Viaggiare è sempre una buona idea, perché il viaggio stimola il nostro benessere psico-fisico. Il Journal of Consumer Psychology e la rivista Tourism Analysis hanno pubblicato degli studi nei quali emerge che gli intervistati che viaggiano godono di un incremento di energia e di benessere rispetto a chi non viaggia. I viaggi ci accompagnano con una sensazione piacevole di relax e di benessere che permette di indossare gli occhiali della felicità e vedere il mondo che ci circonda in modo diverso.

Perché viaggiare è considerato sinonimo di benessere?

Ci sono diversi benefici che si generano dalla fase iniziale di organizzazione, durante il viaggio e proseguono poi accompagnandoci per tutta la vita attraverso i ricordi:

  1. benessere emozionale: la scoperta di nuovi posti, culture, tradizioni, paesaggi, diversi da quelli abituali, suscitano sensazioni positive e intense in itinere; inoltre, i ricordi legati a un viaggio sono fonte di emozioni che si fissano nella memoria a lungo termine. In questo modo la parte emozionale del viaggio torna sempre a casa con noi;
  2. benessere mentale: viaggiare significa fare qualcosa di diverso, rompere la routine, alleviare lo stress, è un antidoto perfetto per evadere dalla realtà quotidiana e dalle abitudini. Uscire dalla zona di comfort, dagli schemi consueti significa intraprendere nuove esperienze con curiosità ed entusiasmo. Nel relax è inoltre più facile ascoltare il corpo e la mente, quindi aprirsi ad una rinnovata dimensione personale di felicità;
  3. benessere come incremento di autostima: viaggiare significa confrontarsi con i propri limiti, ma anche con le proprie risorse note e non note, scoprire e riscoprire se stessi. Dalla capacità organizzativa per la pianificazione del viaggio al problem solving nell’affrontare situazioni impreviste, viaggiare migliora la percezione che abbiamo delle nostre forze. Questo aumenta la fiducia in noi stessi e accresce l’autostima, favorendo in tal modo la nostra crescita ed evoluzione personale;
  4. benessere come nuova creatività: pensare a una meta, organizzare il viaggio, pianificare, consentono di ampliare i confini della propria immaginazione, di aumentare la propria creatività e di trasporre i nuovi scenari positivi vissuti, in termini di soddisfazione e benessere personale, nella vita di tutti i giorni. Il cervello gode di neuroplasticità, è cioè un organo sensibile al cambiamento e capace di adattarsi alle novità. Il viaggio è un allenamento per il cervello che impara ad avere una visione più ampia e a sviluppare il pensiero laterale, ovvero la capacità di elaborare soluzioni creative, che ci aiuteranno ad affrontare meglio e con più entusiasmo la vita quotidiana.

Viaggiare non significa raggiungere mete lontane, basta allontanarsi dalla quotidianità. E in questo momento storico è comunque sempre possibile viaggiare con gli occhi della mente e con il cuore che permettono di raggiungere mete sconfinate.

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi” (Marcel Proust).

Laura Virtuoso