Memories…

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I ricordi sono il nostro tesoro più prezioso: sono i custodi della nostra vita. La memoria è conoscenza, esperienza, apprendimento di un passato che ci permette di vivere e interpretare il presente con consapevolezza. Ogni istante che viviamo racchiude in sé un rimando al nostro tesoro della memoria: azioni, riflessioni, pensieri ed emozioni.

Essendone stati dotati fin dalla nascita, è solo quando non funziona bene che ci rendiamo conto della sua enorme importanza. Questo accade senza dubbio in maniera proporzionale all’età, ma spesso oggi la perdita o la riduzione delle funzioni mnemoniche è collegata allo stress e alla vita frenetica. Siamo costantemente sollecitati da una miriade di informazioni di qualsiasi genere ed è facile raggiungere il punto di saturazione, nel quale le informazioni non si recepiscono più e si ha una totale confusione su quelle accumulate, tanto da soccombere ad ansia e stress. Arrivati a questo punto, ricordare anche le cose più banali diventa difficile.

Ti è mai capitato di avere un’informazione sulla punta della lingua ma di non ricordartela proprio?

La memoria sta facendo uno sforzo per nuotare nella marea di informazioni ricevute e per trovare la risposta. La strategia migliore consiste nel lasciar andare lo sforzo e in un momento di minore stress l’informazione verrà riportata a galla.

Cosa fare quando la memoria è in panne?

Un ottimo allenamento quotidiano consente di limitare la riduzione progressiva legata all’età e di recuperare eventuali carenze temporanee. Il primo passo è fermarsi e fare un piccolo reset. Eliminare tutto ciò che è inutile per mantenere il cervello più efficiente e focalizzato sulle informazioni che ci tornano utili. Ci sono poi delle strategie che sono di supporto per recuperare la performance ottimale in termini di concentrazione, attenzione e lucidità. Sono una serie di attività che si possono praticare e che aiutano ad alleggerire il peso delle informazioni che ci portiamo dietro:

1)   mindfulness: è una pratica che induce a focalizzarsi su se stessi nel qui e ora, allontanandosi da ciò che non né importante né significativo. La memoria viene quindi ottimizzata, diventa più efficiente ed efficace;

2)  focalizzarsi sulle sensazioni: significa porre attenzione a ciò che percepiamo attraverso i cinque sensi: gusto, suono, la musica per esempio, il tatto, i profumi, il respiro, le immagini. Questo porta a concentrarsi sulle sensazioni presenti e a lasciar andare tutto il resto;

3)   riposare: l’importanza del sonno e del riposo intenso riparano dall’affaticamento mentale e mnemonico;

4)   scrivere un diario: questo consente di liberare la mente di tante informazioni che altrimenti saremmo portati a memorizzare. Permette di fare spazio nella memoria e di migliorare e ordinare l’archivio mentale;

5)  camminare o fare sport: permette di spostare l’attenzione su sensazioni piacevoli e di riordinare i pensieri. Una passeggiata è anche uno stimolo per nuove idee e nuovi progetti perché stimola la creatività;

6)   declattering: eliminare il superfluo per mantenere solo quello che è veramente essenziale. Questo apre gli spazi al focus e all’energia;

7)    allenamento: portare la memoria in palestra, possibilmente tutti i giorni, significa fare esercizi di lettura, scrittura, rebus, giochi che mantengono vigili le sue funzioni nel tempo;

8)  nutrizione: una nutrizione equilibrata è indispensabile per garantire i processi biologici e chimici che interessano la memoria. Le vitamine e i minerali intervengono in numerose funzioni fisiologiche e svolgono un ruolo di primo piano anche sulle funzioni cognitive, quindi sulla memoria. In particolare: le vitamine del gruppo B, la C e la E, il magnesio, lo zinco e il ferro. Risultano inoltre molto importanti gli acidi grassi Omega-3 a catena lunga, EPA e DHA, e alcuni aminoacidi come la carnitina. Una curiosità: il profumo del rosmarino ha effetti benefici sulla memoria.

Non resta che alternare allenamento e riposo, abbinando corretta nutrizione e consapevolezza. Mantenere in buona salute la memoria è importante dunque per valorizzare la nostra vita, nel senso letterale di “dare valore” a tutto quello che è passato per utilizzarlo nel presente e nel futuro.

                                                                                                                                            Laura Virtuoso