Positive Nutrition

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La "Nutrizione Positiva", termine coniato da Barry Sears, è la proposta innovativa per godere di un livello ottimale di qualità della vita nel tempo. Si parte dal presupposto in base al quale nutrire correttamente le cellule del proprio corpo, unitamente ad una costante attività fisica e mentale, conduce ad un miglioramento nello stile di vita e ad una longevità all’insegna del Benessere psico-fisico. La novità è data dall’approccio culturale “positivo” che si impone come aggiuntivo e non più privativo. Positive nutrition significa sedersi a tavola con positività, quindi con un atteggiamento teso ad assumere tutti quei nutrienti che apportano benefici al nostro corpo e al nostro Benessere in generale. Sono quattro i pilastri della nutrizione positiva:

1)     Nutrizione equilibrata. Oggi si mangia troppo e male, si vive più a lungo ma si vive peggio. L’obiettivo di un’età avanzata più sana inizia a tavola, prima di tutto. La Positive Nutrition si collega alla già descritta “fame nascosta”, che non si percepisce, ma che lavora producendo infiammazioni silenti che sono alla base delle più diffuse malattie croniche. La nutrizione positiva mira a ridurre questo stato infiammatorio che è anche uno dei maggiori acceleranti dell’invecchiamento. È necessario assumere tutti i macronutrienti, quindi carboidrati, proteine e grassi buoni, nelle giuste proporzioni, mantenendo, in parallelo, sotto controllo l’apporto di calorie.

2)     Integrazione. Siamo costretti a fare i conti con l’impoverimento dei cibi, pertanto risulta ancor più vero che la nutrizione deve prevedere un’aggiunta proprio per raggiungere quelle dosi raccomandate giornaliere che la scienza ci indica a garanzia di una longevità all’insegna del Benessere. In particolare, l’integrazione deve comprendere i preziosi omega-3 e i polifenoli. Sears parla dei Superfood, quali pesce, alghe, verdure, spezie che non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole, proprio perché ricchi di acidi grassi omega-3 e di polifenoli. La regola è: scegliere gli alimenti secondo le raccomandazioni e, quando necessario, ricorrere all’integrazione. Giovanni Scapagnini, neurobiologo, definisce gli integratori come “una forma concentrata di principi attivi che sostengono il benessere. Non basta, infatti, una sana alimentazione per assumere i nutrienti di cui abbiamo bisogno, sia perché gli alimenti si sono impoveriti dal punto di vista nutrizionale, sia perché i quantitativi che riusciamo a mangiare non bastano per farci assumere il quantitativo necessario”.

3)     Attività fisica. Una moderata attività fisica di almeno 30’ al giorno è parte integrante della ricetta della longevità sia per il Benessere fisico che mentale.

4)     Pratiche antistress: meditazione, tecniche di respirazione, yoga. Sono ancora poco diffuse tra la popolazione, ma divengono essenziali in una routine sempre più frenetica.

A condire il tutto è indispensabile un atteggiamento positivo della persona che svolge un ruolo determinante ai fini della Positive Nutrition, che richiede consapevolezza e impegno ma senza rinunciare ai piaceri della tavola.

Laura Virtuoso

Lettura consigliata

Positive Nutrition di Barry Sears

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